NATURA, STORIA E LETTERATURA DEL VAJO BORAGO
Nel secondo incontro organizzato dal Gruppo RADICI DEI DIRITTI dell’Università di Verona e l’associazione Il CARPINO dopo i saluti della Prorettrice, si potrà apprezzare il racconto delle visite fatte da John Ruskin a Verona tra il 1852 e il 1869, grazie all’intervento del prof. Giuseppe Sandrini, docente di Letteratura italiana contemporanea dell’Università di Verona, che ha curato la pubblicazione delle lettere che Ruskin spedì alla madre e alla cugina Joan durante le sue visite a Verona.
Gli architetti Silvia Dandria e Marco Cofani, parleranno della strenua difesa delle colline veronesi portata avanti dal sovrintendente Piero Gazzola proprio grazie alla descrizione che ne aveva fatto John Ruskin.
Gianluca Salogni, responsabile dell’ufficio VINCA della Regione Veneto, spiegherà quali sono gli strumenti normativi da applicare all’interno delle aree protette di Rete Natura 2000.
Infine Filippo Prosser, responsabile della conservazione botanica del Museo Civico di Rovereto, che ha pubblicato una serie di volumi fondamentali sulla flora della nostra provincia e del Veneto, parlerà dei cambiamenti floristici, indotti soprattutto dal cambiamento dell’uso del suolo, sulla flora delle colline veronesi.
Sarà un’occasione per scoprire la ricchezza naturalistica, storica e letteraria delle colline veronesi, che dai tempi antichi hanno attratto l’interesse di conquistatori, colonizzatori, viaggiatori e studiosi. Come spesso accade, proprio chi ci abita rischia di non conoscere ed apprezzare fino in fondo il valore e la ricchezza dell’ambiente naturale che lo circonda.
In capo a mezz’ora vi troverete sulla cima di una collina, spezzata in balze scoscese a oriente, e grigio – o grigio-violaceo – con l’azzurro pallido, ma leggiadro dell’eringio campestre. Da questa sommità potete vedere l’intera Verona, e la pianura fra le alpi e l’Appennino; e così, se vi piace, trovare un posto dove le rocce sono muschiose, e sedervi, e considerare un po’ che cosa questo paesaggio fra tutti i paesaggi del mondo ha di particolare da dirci.
Ebbene, non credo che ci sia in tutto il mondo un’altra rupe da cui possano essere visibili i luoghi, e i monumenti, di un frammento così complesso e profondo della storia e delle sue epoche, come da questa balza scoscesa, con le sue erbacce azzurre e pungenti. Perché avete così sotto di voi ad un tempo i luoghi natali di Virgilio e di Livio, le dimore di Dante e Petrarca, e la fonte della più dolce e patetica ispirazione del vostro stesso Shakespeare.
John Ruskin – VERONA E I SUOI FIUMI 1888
Ed. Cartiere Fedrigoni e C. S.P.A – Trad. Amerigo Guadagnin