Plastic Planet: l’era della plastica
Per il secondo appuntamento del ciclo di incontri Natura e Dintorni 2025, Eva Alessi, Responsabile del Programma Sostenibilità di WWF Italia ci guiderà in un viaggio attraverso una delle crisi più urgenti del nostro tempo: l’inquinamento da plastica.
Ogni anno, vengono prodotte oltre 500 milioni di tonnellate di plastica, ma solo il 9% viene effettivamente riciclato a livello globale. Questa produzione massiccia, combinata con un tasso di riciclo estremamente basso, ha conseguenze pervasive, dalle cime del Monte Everest fino alle profondità della Fossa delle Marianne. L’inquinamento da plastica è oggi una crisi globale che colpisce l’intero sistema Terra.
Dai macro-rifiuti alle microplastiche, questi materiali onnipresenti esercitano impatti negativi su ecosistemi, biodiversità e salute umana. Questi effetti si manifestano attraverso meccanismi diretti e interazioni biofisiche e chimiche, tra cui il bioaccumulo di sostanze tossiche rilasciate dalla plastica stessa. Inoltre, l’inquinamento da plastica aggrava problemi sistemici come il cambiamento climatico, l’acidificazione degli oceani e la perdita di biodiversità, ampliando ulteriormente le sfide ambientali globali.
Nonostante la gravità della situazione, la plastica continua a essere una delle principali esternalità negative delle società moderne, ma il problema è stato finora affrontato in modo frammentario sia dalla scienza sia dalla politica. La percezione pubblica rimane focalizzata quasi esclusivamente sullo smaltimento dei rifiuti, ignorando le complesse interconnessioni con altre crisi planetarie.
Per affrontare efficacemente questa sfida, è necessario sviluppare soluzioni integrate che considerino la complessità intrinseca della plastica, intervenendo su tutta la filiera: dalla produzione allo smaltimento, fino agli impatti chimici e biologici. Solo attraverso un approccio globale e sistemico potremo proteggere il pianeta e garantire la sicurezza delle generazioni future.