Esplorare la biodiversità della Val dei Mulini con il Prof. Daniele Zanini

Il territorio del Lago di Garda rappresenta un tesoro di biodiversità e cultura che merita di essere conosciuto e tutelato. Tra le iniziative più significative per raccontare questa ricchezza spicca il lavoro del Prof. Daniele Zanini, che ci conduce alla scoperta della straordinaria biodiversità della Val dei Mulini. Con il suo approccio coinvolgente, il Professore esplora gli ecosistemi unici di questa area protetta, illustrandone le peculiarità attraverso un video che rappresenta un viaggio emozionante tra natura e storia.

Il Museo Territoriale del Lago di Garda: Un ponte tra passato e presente

Il Museo Territoriale del Lago di Garda si configura come un luogo in cui storia, cultura e natura si incontrano. Raccoglie oggetti d’epoca utilizzati fino alla metà del XX secolo nella pesca, nell’agricoltura, nell’artigianato e nella vita quotidiana delle comunità rivierasche. Questo patrimonio, frutto di donazioni e ricerche condotte dal Prof. Luigi Bertamè, è organizzato in modo da offrire ai visitatori un’immersione completa nel passato di questo territorio.

Al piano rialzato, il museo espone attrezzi legati all’agricoltura e all’artigianato, testimoni di una civiltà antica e operosa. Al piano superiore, l’attenzione si sposta sul mondo della pesca, simbolo del Lago di Garda, con strumenti e racconti che ne svelano l’importanza storica e culturale. Grazie a un accurato lavoro di restauro, ogni oggetto racconta una storia, mantenendo vivo l’interesse per il patrimonio etnografico e ambientale del territorio.

Tutte le informazioni utili per visitare il museo sono disponibili al seguente link: Museo Territoriale del Lago di Garda. Non perdete l’occasione di scoprire un luogo unico, dove passato e presente si incontrano per raccontare le radici di una comunità.

Un viaggio tra biodiversità e cultura

Il video del Prof. Daniele Zanini, parte del progetto “Io ho quel che ho donato” in collaborazione con Garda Musei, invita a scoprire le meraviglie naturali e culturali della Val dei Mulini. Questa area protetta ospita una biodiversità straordinaria, come dimostrato dal Progetto Garda SIC IT3210007, avviato nel 2014 dal Liceo Marie Curie di Garda. Questo progetto ha raccolto dati fondamentali su specie rare e habitat preziosi, tra cui il travertino, il gambero dai piedi pallidi e la rarissima Gipsophylla Papillosa, una pianta esclusiva del golfo gardesano.

Grazie a una stretta collaborazione tra il museo, il liceo e l’amministrazione comunale, questi dati sono oggi accessibili al pubblico, offrendo un’occasione unica per comprendere la complessità degli ecosistemi locali e l’importanza della loro conservazione.

Un patrimonio da proteggere

La Val dei Mulini, con i suoi depositi glaciali, le zone umide del torrente Tesina e le sue specie uniche, rappresenta un patrimonio naturale di straordinario valore. Animali come il gambero d’acqua dolce, minacciato da specie invasive, e il sagapedo, una cavalletta rara, testimoniano la ricchezza di questo territorio. La flora locale, con la Gipsophylla Papillosa e altre specie protette, aggiunge ulteriore fascino a un paesaggio che va preservato.

Anche il tasso, un animale caratteristico della zona, gioca un ruolo fondamentale nella salute degli ulivi, promuovendo una produzione agricola sostenibile. Tuttavia, queste ricchezze naturali sono minacciate dalla cementificazione e dalla mancanza di attenzione da parte di alcune amministrazioni locali.

La minaccia della cementificazione

Nonostante le tutele formali, il rischio di perdere questo patrimonio naturale è reale. La cementificazione e la scarsa protezione da parte delle autorità locali mettono in pericolo non solo gli ecosistemi, ma anche l’identità culturale e l’attrattività turistica della zona.

“ È fondamentale sensibilizzare il pubblico e gli amministratori sull’importanza della conservazione ambientale. Solo così possiamo garantire che le future generazioni possano continuare a godere di queste meraviglie naturali,” sottolinea il Prof. Zanini.