Val dei Mulini: Hotspot di biodiversità
Situata tra il Comune di Garda e quello di Costermano sul Garda (VR), la Val dei Mulini è caratterizzata da ambienti molto diversi come torrenti di fondo valle e prati aridi nei versanti assolati, boschi termofili e pareti rocciose, che nascondono al loro interno numerosi endemismi, alcuni dei quali unici a livello nazionale. Inoltre, dal 2003, è parte del ZSC IT3210007 “Monte Baldo: Val dei Mulini, Senge di Marciaga, Rocca di Garda”.
Lo studio naturalistico “Val dei Mulini: hotspot di biodiversità”, pubblicato sul Quaderno Culturale 2022 n. 33 de “il Baldo” e curato da Francesca Dall’Ora, esperta naturalista, e Giovanni Bombieri, WBA World Biodiversity Association e dottore in Scienze Forestali, ha lo scopo di aggiornare le conoscenze sulla Valle alla luce degli studi eseguiti negli anni da naturalisti locali: dalle sorgenti pietrificanti ai gamberi di fiume, dalle orchidee spontanee al “velo da sposa” Gypsophila papillosa, endemismo puntiforme del Monte Baldo, o la Gonepteryx cleopatra, lepidottero che si trova solo nella zona di Garda.
Domenica 9 Ottobre in Piazza del Municipio a Garda durante Urban Nature, sarà possibile acquistare una copia dell’articolo corredato di immagini e cartografia al costo di € 2,00 oppure il Quaderno Culturale n. 33/2022 “il Baldo” realizzato dal CTG Monte Baldo con il patrocinio dell’Amministrazione comunale di Caprino Veronese.
Inoltre, è possibile partecipare ad una iniziativa citizen science dedicata a questa ZSC scattando foto geolocalizzate durante le vostre passeggiate in questi luoghi e condividendole nel progetto naturalistico “ZSC Val dei Mulini, Sengie di Marciaga, Rocca di Garda” su INaturalist.
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