Giornata Mondiale delle Zone Umide e il censimento “One Milion Ponds” nel veronese
Oggi celebriamo la 25° Giornata mondiale delle zone umide, istituita per sensibilizzare e diffondere la consapevolezza sul valore di queste zone per la collettività e il pianeta, e ricordiamo il 50° anniversario dell’adozione della Convenzione sulle zone umide di importanza internazionale, firmata a Rasmar (Iran), il 2 febbraio 1971.
Queste zone sono straordinari serbatoi di biodiversità, essendo tra gli ambienti con la più elevata diversità biologica, forniscono numerosi servizi eco-sistemici, tra cui la regolazione fenomeni idrogeologici, e hanno grande importanza anche per la mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici. Tuttavia, le zone umide sono fra gli ecosistemi più a rischio del pianeta e i primi a subire le conseguenze dell’effetto serra. È quindi fondamentale, aumentare la conoscenza e divulgare l’importanza di tali aree, per permettere così un’adeguata tutela e valorizzazione di questi ambienti.
Per questo, nel 2018, il WWF Italia ha lanciato la campagna “One Million Ponds”, un censimento delle piccole zone umide presenti sul territorio italiano con l’obiettivo di costruire una mappa dei siti più a rischio e far conoscere l’enorme valore eco-sistemico che hanno stagni, pozzi, laghetti, piccole torbiere, fontanili, acquitrini, una gamma variegata di habitat, 15 dei quali rari e tutelati dalla Direttiva europea “Habitat”, fondamentale per proteggere la nostra Biodiversità.
La Campagna era rivolta a soci, volontari, esperti e cittadini per favorire un’adeguata conoscenza di questi ambienti preziosi, sensibilizzare sulla loro importanza, e la loro tutela.
Un gruppo di soci del nostro gruppo WWF Veronese (detto gruppo De L’Umido) ha aderito con entusiasmo e curiosità a tale iniziativa.
La zona della nostra ricerca ha riguardato il territorio delle colline moreniche compreso tra Peschiera, Valeggio S/M, Sona, Sommacampagna e Villafranca.
Tra gennaio e giugno del 2019 siamo riusciti a censire 20 siti, tra piccoli stagni, ex torbiere e laghetti. Le schede sono state trasmesse al WWF Italia tramite via telematica, risultando alla fine della ricerca come uno dei gruppi più produttivi di dati e foto a livello nazionale.
Siamo fortemente convinti che l’iniziativa andrebbe estesa anche per tutto il territorio veronese considerata l’enorme valenza delle zone umide sotto diversi punti di vista:
- Idrogeologico
- Chimico Fisico (trappole per nutrienti)
- Biologico (serbatoio di biodiversità)
- Produttivo (riproduzione dei pesci e quindi pesca)
- Educativo/Culturale e Scientifico (Visite scolastiche, ricerche scientifiche ecc.).
Ora il compito più difficile sarà quello di coinvolgere le comunità (amministrazioni, enti, cittadini ecc.) e riuscire a trovare delle strategie adeguate ed efficaci per comunicare l’enorme valore di questi habitat.